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    (3.71/5) 21 Voti
    NikoTM, 19 gennaio 2019 18:24

    Steep: la recensione

    Steep è un videogioco di sport estremi sviluppato da Ubisoft Annecy e pubblicato da Ubisoft. È stato distribuito in tutto il mondo il 2 dicembre 2016 per Microsoft Windows, PlayStation e Xbox One. Il gioco pone una grande enfasi sul multigiocatore online, concentrandosi sulla competizione in varie sfide sportive invernali con altri giocatori online.

    L'aspetto più sorprendente di Steep è la sua formula innovativa, in grado di approcciare il genere degli sport estremi su neve attraverso una serie di idee in buona misura inusuali. Il titolo è sostanzialmente un open world ambientato in una mappa gigantesca, che rappresenta come già detto una trasposizione della catena alpina situata tra Italia, Svizzera e Francia. Una volta entrati nel gioco e collegati ai server Ubisoft, veniamo introdotti senza troppo convenevoli al necessario tutorial iniziale, essenziale e non molto esaustivo. In questa occasione abbiamo modo di prendere dimestichezza con le quattro discipline proposte dal titolo: sci, snowboard, parapendio e tuta alare. Attraverso un menu a ghiera è possibile cambiarli comodamente in qualsiasi momento, ma anche decidere se proseguire semplicemente a piedi, ammesso che la neve lo consenta. L'esplorazione è una componente importante della produzione, poiché tra gli scopi rientra quello di cercare e scoprire nuovi luoghi associati a specifiche sfide. Ma per iniziare nel modo più dolce e indolore possibile, il gioco propone un set di gare già impostate seguendo le indicazioni a schermo e il commento (in italiano) che ci indica cosa dobbiamo fare. I punti di interesse cominciano ad accendersi nella gigantesca mappa con una frequenza inesorabile, tanto che già dopo poche ore è zeppa di attività da svolgere, nel pieno stile della casa francese. Lo scopo, se proprio dobbiamo trovarne uno, è quello di completare le 100 sfide incluse nel gioco, ma anche limare i nostri record personali confrontandoli con quelli della community. Infine, è anche possibile creare vere e proprie personalizzate da giocare in compagnia degli amici, una caratteristica che delinea al meglio la personalità di Steep, un titolo non esclusivamente multiplayer, ma fortemente votato verso questa componente. Tutti i giocatori reali sono infatti in bella vista ed è possibile in qualsiasi momento coinvolgerli nelle nostre attività.


    La 
    settimana bianca


    Come detto, la vera protagonista di Steep è la soverchiante mappa, richiamabile in qualsiasi momento da giocatore e che mostra in tempo reale tutte le sfide e i luoghi scoperti. Le numerose informazioni a video vengono mostrate attraverso la tecnica della realtà aumentata, in questo modo sparisce in sostanza l'interfaccia grafica, favorendo ulteriormente la leggibilità dei percorsi e la stessa mappa.

     
    Gli unici menu a video che possiamo richiamare, indipendenti, gestiscono rispettivamente la scelta della disciplina e la personalizzazione del nostro personaggio, in grado di indossare numerosi oggetti sbloccabili lungo il gioco o acquistabili con la valuta interna (acquistabile anche con soldi reali). La caratteristica di presentare svariate discipline è stata chiara fin dalla presentazione, tanto che Steep non è identificabile, al pari di illustri predecessori, come un mero simulatore di snowboard, ma un vero multievento sportivo. Certo, non significa che ci troviamo di fronte a quattro giochi in uno, ma la diversità delle discipline contribuisce a rendere l'esperienza variegata e a tratti disorientante. Non tutte purtroppo risultano completamente riuscite. Lo snowboard è sicuramente e fortunatamente tra i nostro preferiti, rappresentando una larga percentuale delle gare e contemplando l'esecuzione di trick - quando richiesti - per incrementare il proprio punteggio, in pieno stile SSX o, in ambito skateboard, la serie SKATE di Electronic Arts. Esaltante risulta anche la tuta alare, protagonista di una serie di eventi del tutto assimilabili a corse sfrenate lungo passaggi da brivido. In fondo alle nostre preferenze si colloca invece il parapendio e le gare a esso associate, piuttosto noiose e frustranti se non si eseguono con precisione le manovre necessarie a mantenere la giusta quota. Nelle gare in volo è fondamentale infatti attraversare zone circolari che rappresentano i checkpoint del percorso, saltarne uno comporta l'annullamento immediato della gara, eventualità che purtroppo accadrà spesso, anche aiutata da una fisica non sempre comprensibile.


    Sempre più in alto


    Graficamente Steep ci riporta a quelli che dovrebbero essere gli standard di una vera produzione current-gen. Non è solo la cura impressionante riposta nella realizzazione della neve e lo scenario, con passaggi sempre diversi che contemplano ghiacciai, villaggi, parchi giochi e scorci mozzafiato, ma la tecnologia che muove l'intera produzione: il particolare più clamoroso risiede nella totale assenza di caricamenti, l'intero gioco è in grado di rimanere in memoria senza apparenti pause, escluse quelle istantanee che si verificano tra le gare vere e proprie e la consultazione della mappa. La versione PlayStation 4 da noi testata aggiunge al tutto una risoluzione a 1080p nativi, anche se con un frame rate limitato a 30 fotogrammi non proprio inattaccabili (potrebbero esserci sorprese su Pro, per approfondire leggete il box), e una colonna sonora ricca di brani adeguati alla situazione.




    Il set è capeggiato da Freestyler di Boomfunk MC's, un pezzo che ci riporta nostalgicamente sedici anni indietro. Anche se rappresenta una concreta, valida e anche coraggiosa produzione, non mi sento di raccomandare indiscriminatamente Steep, un prodotto per molti ma non per tutti. La necessità di una connessione online perenne, anche se l'abbonamento Plus non è obbligatorio per la modalità solitaria, non sarà un particolare gradito da tutti. Non c'è stato modo di far partire il gioco senza un collegamento ai server Ubisoft, caratteristica che potrebbe portare a qualche potenziale problema. L'interfaccia di personalizzazione, non secondaria considerando i molti oggetti disponibili, risulta piuttosto lenta e imprecisa su console, denunciando un'impostazione probabilmente concepita per PC. Infine l'assenza di un vero scopo e una modalità storia, che definire essenziale è un eufemismo, rappresenta un altro elemento da non sottovalutare. Il gioco propone qualche sfida bizzarra e sequenze dove ci troviamo a interagire con gli spiriti delle montagne, ma si tratta di un pretesto davvero flebile nell'ottica singolo giocatore per un titolo che guarda evidentemente altrove.

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