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    Arylabella, 8 dicembre 2018 14:01

    Soul Calibur 6 recensione

    Soul Calibur 6: il miglior picchiaduro di sempre.

    Il 18 ottobre 2018 è uscito il sesto capitolo della saga Soul Calibur marchiato Bandai-Namco. Questo nuovo capitolo si distingue dai precedenti grazie alle due modalità dedicate al single player, molto più elaborate. La modalità principale, Cronache dell’Anima, segue le vicende dei vari personaggi, in un arco di tempo che va dal 1583 al 1590. Questo sesto capitolo è in realtà un reboot del primo SC ma ricco di nuove linee narrative e comparse inattese.
    Il racconto si focalizza sulla perenne lotta tra Soul Calibur e Soul Edge, le due spade che rappresentano rispettivamente l’ordine e il caos, e attorno a cui ruotano le varie vicende della saga.
    Il gioco inizia con una scena in cui viene raccontata la genesi delle due lame, e subito dopo il gioco ci mette nei panni di Kilik, intento a difendere il tempio di Ling-Sheng Su dai malfestati e dal Seme del Male. Una volta finita l’avventura di Kilik, sarà possibile giocare le “timeline” degli altri personaggi. Tutte le storie dei personaggi scorrono in modo parallelo tra loro e tutto ruota sempre intorno alle due lame.
    La nuova modalità per giocatore singolo, Bilancia dell’Anima, l’ho apprezzata parecchio, credo sia molto più bella rispetto a “Cronache della Spada” del terzo capitolo. A seconda delle scelte che faremo, la bilancia punterà l’ago verso il Bene o verso il Male. Sconfiggere Azwel è stato uno degli scleri più grandi mai avuti, ma anche una grandissima soddisfazione. Sconsiglio l’utilizzo delle armi di Seong Mi-Na per questa modalità perché io mi ci sono trovata davvero malissimo. Credo sia meglio usare una delle armi di Xianghua.
    La Bilancia dell’Anima è una sorta di viaggio a tappe, quasi a tutte le fermate dovremo affrontare un avversario. Man mano che si va avanti con la storia, compariranno delle nuove missioni secondarie sulla mappa, delle esplorazioni da fare poi successivamente, molto utili per l’exp.
    Per quanto riguarda il combattimento, ho notato che rispetto a SC3 non è possibile muoversi in modo orizzontale mentre si sta in posizione di difesa. Ci sono rimasta malissimo per questo. Ma ciò che colpisce tanto di questo gioco sono le varie animazioni delle Lame Critiche dei personaggi, una più bella dell’altra. Qual è la vostra preferita? A me piacciono tantissimo quelle di Awzel, Nightmare e Groh.
    Speravo, sinceramente, ci fossero più personaggi giocabili ma questa delusione è stata compensata con la comparsa di Inferno, che con una semplice skill toglie i ¾ di vita, poco forte vero?
    Per quanto riguarda l’editor dei personaggi, fa il suo dovere alla perfezione. Alla scelta dello stile corrisponde la tecnica di combattimento di uno tra i membri originali del roster, mentre le armi presentano vantaggi effettivi e un buon numero di sfaccettature estetiche. È possibile personalizzare anche i protagonisti veri e propri cambiando i colori dei costumi, che si rompono e mutano aspetto in seguito ai danni subiti nei round.
    Infine, tra le scelte del menù, abbiamo il Museo: tramite i Punti Anima, valuta principale del titolo, è possibile sbloccare un'immensità di artwork e intere opere letterarie volte ad alimentare la componente narrativa; altre, invece, sono da ottenere tramite Le Cronache dell'Anima e La Bilancia dell'Anima, e affiancheranno la mole di informazioni sui personaggi e l'immancabile colonna sonora, che merita un plauso particolare.

    Io ho apprezzato tantissimo questo sesto capitolo e voi? Fatemi sapere nei commenti!!

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