Fortnite e PUBG sono solo due degli innumerevoli giochi basati su questo concetto. Ma l'idea di avere 100 player che si scontrano in una mappa di dimensioni arbitrarie è sostenibile o sono meglio i giochini dei server di Minecraft?
Tutti sappiamo cos'è il battle royale. Non sappiamo con quale gioco sia iniziato; probabilmente proprio da qualche server di Minecraft, poi si è diffuso attraverso alcune mod per Arma 2 e 3 create da un certo "Player Unknown". Lo stesso che ha poi rilasciato il primo gioco propriamente battle royale, PUBG. Da qui la modalità è stata aggiunta anche a Fortnite, che originariamente era solo uno dei tanti giochi di zombie online a pagamento (lo è ancora, nella modalità Salva il mondo, ma il battle royale è rimasto gratuito fin dall'inizio), ed è divenuta immensamente popolare. Tanto da essere introdotta anche in altri giochi... a discapito di altre modalità. E questo è anche un problema.
Il primo aspetto negativo del battle royale è che si tratta ovviamente di multiplayer, quindi niente giochi offline e, visto che i player contro i quali giochi vengono scelti a caso, niente selezione della difficoltà. In più, sono in costante aumento i giochi in cui è totalmente assente il singleplayer e Nintendo sembra essere l'unica che si sofferma ancora sulla possibilità di giocare senza connessione o in più persone su una sola console (idea alla base dello Switch).
Un'altra pecca del genere è la ripetitività e la similarità tra i vari giochi. Fortnite e PUBG non sono la stessa cosa, ma lo scopo finale è sempre lo stesso. La possibilità di costruire strutture su Fortnite, per esempio, non è presente su PUBG, così come i veicoli sono completamente diversi. Fortnite aggiunge temporaneamente svariate modalità alternative (alcune delle quali sono state anche sponsorizzate) mentre Realm Royale, un titolo relativamente recente, cerca di espandere il gameplay con elementi a tema fantasy, ma il battle royale è come il governo: cambiano i ministri, sì, ma non la minestra. Ci si lancia da un mezzo volante, la mappa si restringe, ci sono armi di diversi tipi da raccogliere e bonus che arrivano in punti a caso della mappa durante la partita.
L'ultimo dei problemi che voglio menzionare è l'estrema competitività. Se da una parte è un vantaggio perché può rendere il gameplay interessante e meno noioso, dall'altra può rovinarlo completamente poiché non tutti sono al livello di Ninja. Giocare contro 99 sconosciuti random può rivelarsi facile così come impossibile. E quando hai giocato 500 volte e non hai ancora fatto una vittoria (lo dico dalla mia esperienza personale) vuoi anche smetterla e provare qualcosa di diverso. Qualcosa in cui puoi scegliere la difficoltà del gioco e divertirti invece che distruggere il controller perché non riesci a fare una partita decente.
E c'è un mondo intero al di fuori del battle royale.
All'inizio giocavo a minecraft poi fortnite poi pubg e dopo due seasons dalla 3 alla 5 di fortnite ci ho ricominciato a giocare a fortnite e devo dire che mi piace il tuo punto di vista
I battle Royale non ha senso come il gioco però I giochi sono fatti per essere giocate
Secondo io mio punto di vista, i battle royale sono la causa di una feroce competività tra gli utenti, eper me questo rovina quello che sarebbe il gameplay di questi giochi stessi
Sono una modalitá interessante e abbastanza realistica
Molto interessante questo articolo! bravo, mi piace il tuo punto di vista
mi piace il fatto che spieghi tutto molto bene e che ci metti del tuo