Avete presente quei giochi che tutti ci ritroviamo in libreria e puntualmente ci dimentichiamo di possedere. Poi arriva quel giorno che spolverando salta all'occhio quella copertina di cui non avevamo memoria, e subito ricordiamo che si tratta di qualche gioco demolito dalla critica. Eppure, ecco che in un momento di disperazione ci troviamo a giocarlo. Questo è il caso di Hunted: The Demon's Forge.
C'è una storia?
La trama è quanto di più semplice possibile, ma tranquilli, non vi rivelerò nessun colpo di scena. I protagonisti, tra cui potremo scegliere, sono due mercenari: il muscoloso Caddoc, e la bellissima E'Lara. I due sono noti per recuperare reliquie perdute, e durante l'ultimo dei tanti incarichi faranno la conoscenza di una misteriosa (e formosa) figura femminile che li avvertirà di un pericolo imminente. I due non presteranno molta attenzione alle parole della tipa, e le cose ovviamente volgeranno al peggio.
L'avventura ci poterà ad esplorare gli ambienti fantasy tra i più classici. Dai boschi alle cadenti città, dalle rovine ai sotterranei, praticamente visiteremo tutte le zone tipiche dello stile narrativo. I due protagonisti poi saranno un concentrato di luoghi comuni. L'aspetto positivo è che ne saranno consapevoli, o quasi, durante il gioco. I due infatti non faranno altro che scambiarsi battute sugli aspetti più assurdi dei giochi e della narrativa fantasy. Capiterà infatti che Caddoc faccia delle allusioni alla sua compagna per il suo modo di vestire succinto in ambientazioni pericolose.
La trama in sé non è nulla di particolarmente complicato, sarà chiaro fin da subito dove voglia condurci la storia. Ma è funzionale ad un gioco d'azione e tanto basa.
Le frecce si sparano o si scoccano?
Il comparti di gioco è totalmente votato all'azione. Avremo a disposizione un albero di abilità e magie da poter espandere con i punti esperienza. Procedendo nell'avventura riusciremo a raccogliere equipaggiamenti sempre migliori e così via. In ogni momento potremo scegliere di passare da un personaggio all'altro, anche se stiamo giocando con un nostro amico (anche a schermo condiviso), per riuscire a risolvere quei pochi enigmi ambientali che troveremo.
Il punto di forza, se così lo si può considerare, è però il sistema di combattimento e movimento. Pensare al primo Gears of War, sostituire le armi da fuoco con spade, archi e frecce, ed avete ottenuto Hunted. Esatto, è un sistema veloce basato sul falciare centinaia di nemici mentre si passa da una copertura all'altra. Semplice, veloce, e divertente.
In conclusione
Ammetto che mi aspettavo un disastro da Hunted: The Demon's Forge, e l'ho giocato solo perché l'avevo in libreria e toccava a lui. Però devo confidarvi che, forse a causa delle basse aspettative, si è dimostrato un gioco che mi ha divertito dall'inizio alla fine, complici i dialoghi tra i personaggi che mi hanno strappato più di una risata. Provatelo, magari in compagnia di un amico e un cesto di patatine.
