Anche Ninja ha dato la propria opinione sull'argomento. Il più famoso streamer di Twitch ha dichiarato che i giocatori hanno (finalmente) trovato il loro modo di eccellere in ogni singolo match, cosa che ha contribuito al decisivo miglioramento dell'intera community.
"Ci sarà sempre qualcuno incredibilmente abile a costruire o a sparare", ha ribadito Ninja. "Magari non si avrà il talento di altri nello sparare o costruire ma, se imparate a prendere le giuste decisioni al giusto momento, potrete potenzialmente diventare tra i migliori giocatori".
Iniziamo con una doverosa premessa: il gioco non è stato maltrattato nel corso della realizzazione di questo articolo. Non è assolutamente nostra intenzione, infatti, criticare la creatura di Epic Games sotto il profilo tecnico o contenutistico. La Season 5 è ben avviata, il numero di utenti continua a crescere di giorno in giorno così come i guadagni del developer statunitense. Tutto nella norma, insomma. Dunque, per quale motivo torniamo a parlarne? Come sapete, da un po' di tempo Epic Games ha premuto con decisione il piede sull'acceleratore per ciò che concerne l'accostamento di Fortnite alla parola "esport".
I motivi di questa decisione sono molteplici. La richiesta della community, delle personalità del web e delle formazioni professionistiche, prima di tutto, e il rapido fiorire di tornei non ufficiali, gestiti da terzi.
Non dobbiamo escludere dall'equazione, poi, un fattore fondamentale: le pressioni degli investitori e dei publisher (attirati ovviamente dalle sempre più ricche lande esportive) e la relativa tranquillità economica che permette di investirci ingenti risorse senza farsi troppi problemi. In generale, infatti, entrare nel framework esport comporta piani di investimento spalmati su un periodo di tempo molto lungo, durante il quale i rischi per chi ci mette i soldi sono estremi e il ritorno immediato quasi nullo.