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    PieroAngela, 30 luglio 2018 13:10

    Dead Space: un classico dell'horror

    Qui spiegherò a quei pochi che non conoscono Dead Space, la trama del primo capitolo insieme al motivo per il quale questo gioco ha fatto la storia nel modo videoludico. Ovviamente sono tutti pareri personali.

    Che dire, un gioco come Dead Space non se ne vede da un bel pezzo...nulla da togliere ai giochi di oggi giorno, però manca sempre quella paura, quell'ansia di essere attaccato da un momento all'altro in una astronave al buio, solo, con migliaia di necromorfi che vogliono solo smembrarti con le loro lame.
    Per quei pochi che non conoscono dead space, è un gioco horror ambientato in una nave nello spazio, la U.S.G. ISHIMURA, piena zeppa di necromorfi, ovvero i membri dell'equipaggio trasformati da un manufatto alieno in delle creature terrificanti con l'intento di sterminare qualsiasi forma di vita. Impersonerete Isaac Clarke, un' ingegnere che, insieme alla sua squadra, captano un segnale d'emergenza dall'ishimura che li costringe ad atterrare sulla nave apparentemente senza vita. Non appena mettono piede sull'astronave vengono subito assaliti, e solo 3 membri della squadra sopravvivono. Da qui in poi, il nostro obbiettivo sarà riparare tutti i parametri necessari per poter attivare una navicella per potersene andare.
    Dead space è una trilogia, di cui il terzo capitolo non è al livello dei primi due, in quanto non è ambientato in luoghi stretti e bui di una nave, ma sul pianeta natale del Marchio, il manufatto alieno che vi ho citato prima, ma non vorrei dirvi altro per evitare spoiler sulla trama. 
    Vi starete chiedendo, ma che tipo di armi si utilizzano su questo gioco? L'arma principale è la lama al plasma, una pistola che spara dei raggi minerari, poi l'arsenale aumenta con l'avanzare del gioco come il fucile a impulsi, lanciagranate, fucile a ricerca ecc. Il tutto è upgradeabile, compresa la tuta, con i nodi energetici. Ma cos'è che ha caratterizzato questo titolo dagli altri innumerevoli giochi horror? Il fatto che non c'è l'HUD (tutte le scritte o informazioni a schermo,come la vita o il contatore di munizioni), o meglio c'è ma è distribuito in modo geniale, ormai simbolo distintivo del gioco. La camera è posizionata alle spalle di Isaac, facendoci vedere dal busto in sù, infatti, i programmatori hanno dichiarato di aver preso spunto dalla camera di Resident  Evil 4, un'altro capitolo horror della vecchia PlayStation 2. A mio parere, il capitolo meglio riuscito è il secondo, Dead Space 2, nulla da togliere al primo ovviamente, però il sequel è  migliore in tutto, dalla grafica a alle nuove meccaniche di movimento nelle stanze a gravita zero.
    Detto questo, spero di avervi fatto venire la voglia di giocarci.

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