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Metodi per fare PA velocemente?

ScGamer02 avatar

ScGamer02

March 22, 2020 at 08:37 PM

Come posso fare PA velocemente? Rispondete per favore e datemi consigli utili

ScGamer02 avatar

ScGamer02

March 22, 2020 at 08:38 PM

Dice che se prendo parte alle discussioni me le dà ma non è così

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ScGamer02

March 22, 2020 at 08:40 PM

Avete un codice valido per qualcosa? Non so, per cofanetti o per PA?

MrBrain_ avatar

MrBrain_

March 22, 2020 at 09:05 PM

Invece sai come fare tanti punti esperienza in fretta ?

ScGamer02 avatar

ScGamer02

March 22, 2020 at 10:19 PM

No... Tu si? E a che serve l'esperienza?

csodeku avatar

csodeku

March 22, 2020 at 10:46 PM

io per fare pa senza completare i compiti apro la steam daily chest ogni giorno perchè dà da 1 a 200 pa

ScGamer02 avatar

ScGamer02

March 22, 2020 at 10:47 PM

Dove posso ritirarla? Io ho solo quella settimanale, non al giorno...

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csodeku

March 22, 2020 at 11:03 PM

e comunque a me va bene anche gaudagnare poco alla volta perchè quando completo un compito si blocca il caricamento e quindi non riesco a guadagnare exp e pa così piano piano salgo di exp commentando e sapmmando come sto facendo adesso perchè bisogna arrivare al livello 3 per poter prendere i premi quindi gg

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csodeku

March 22, 2020 at 11:04 PM

Cacatua
Aspetto, caratteristiche, habitat e prezzo
Il cacatua è un pappagallo presente in Australia e nell’arcipelago indonesiano. L’habitat è il più vario, infatti è possibile osservarlo sia nella foresta che nei campi coltivati. È molto facile trovarli anche in zone abitate, alla ricerca di cibo, acqua e un riparo. Anche se selvatici, si avvicinano facilmente all’uomo. Esistono poco più di 10 specie di cacatua, le più comuni sono il cacatua bianco, il cacatua rosa, il cacatua ciuffo giallo, il cacatua di Goffin e il cacatua di Leadbeater.

I cacatua, nonostante siano molto famosi, non sono diffusissimi come si crede. Infatti oltre al prezzo elevato, non sono assolutamente di semplice gestione, soprattutto una volta giunti alla maturità sessuale (5-6 anni di età). Caratteristica dei cacatua è la perdita di forfora dal piumaggio, che per una persona allergica può essere molto fastidiosa.

I pappagalli del genere cacatua, sono molto imponenti, e in genere le loro dimensioni variano dai 45 fino ai 65 centimetri, a seconda della specie. Il colore del piumaggio è bianco (a parte quello del cacatua rosa e di Leadbeater) e altra caratteristica unica è la cresta, che si alza e si abbassa a seconda dello stato d’animo.

Il prezzo di un cacatua, come già detto, è molto alto. Per le specie più piccole parte dai 600€, mentre per quelle più grandi, è di almeno 900-1000€. Ovviamente questi sono i prezzi più bassi, ma è facile avvicinarsi in alcuni casi anche ai 2000€.

Carattere e comportamento
Particolarità del cacatua è il carattere estremamente complesso e di difficile gestione. A mio parere è il pappagallo che comporta le maggiori difficoltà, ben ripagate però da un’intelligenza unica. Consiglio dunque, a chi è intenzionato di prendere un esemplare, di informarsi molto bene, visitare diversi allevamenti alla ricerca di consigli e parlare con i proprietari della specie scelta.

Innanzitutto è fondamentale che venga svezzato correttamente e senza forzare i tempi, averlo 2 mesi prima o 2 mesi dopo non cambia molto, visto che è molto longevo. Il cacatua è molto apprezzato per imitare le parole umane e in particolar modo i vari suoni e versi di animali. Su youtube ci sono moltissimi video che testimoniano ciò. Un’altra particolarità è quella di scatenarsi al ritmo di musica.

Un altro avvertimento che posso darvi, è quello di considerare per bene la rumorosità prodotta. Come altri grandi pappagalli, i suoni emessi dai cacatua si sentono anche a notevole distanza. Detto ciò, il cacatua ha una serie di aspetti positivi che difficilmente è possibile trovare in altre specie. Innanzitutto l’intelligenza. Un altro aspetto è l’infinita dolcezza e il grande attaccamento al proprietario-compagno umano.

Alimentazione
I cacatua necessitano di un’alimentazione equilibrata, nella quale non devono mancare estrusi, frutta e verdura. Questi 3 alimenti costituiscono l’alimentazione base. In aggiunta, è possibile mettere a disposizione 1-2 volte a settimana un po’ di semi per grandi pappagalli australiani. Piccoli assaggi di riso e pasta possono essere dati occasionalmente.

Altro alimento da dare occasionalmente, magari come premio dopo un gioco di abilità o come ricompensa, è un pezzettino di noce, arachide o pinolo. Essendo molto grasso, attenzione a non esagerare. Le ciotole all’interno della gabbia e nel trespoli vanno ben fissate, altrimenti è facile che il vostro cacatua si diverta a gettarle a terra.

Gabbia
I cacatua sono tra i pappagalli più grandi in circolazione, e di conseguenza necessitano di una gabbia di grandi dimensioni. Le dimensioni minime devono aggirarsi intorno ai 100-110cm di lunghezza per 70-80 cm di profondità per 110-120 cm di altezza. Dimensioni inferiori non consentono di attrezzare la gabbia con gli accessori necessari e allo stesso tempo di muoversi liberamente.

La gabbia deve contenere diversi giochi, come scalette, corde, rametti da distruggere, giochi in legno o plastica. In quest’ultimo caso, bisogna porre attenzione al fatto che siano molto resistenti e impossibili da rompere. Altro elemento essenziale sono i giochi di intelligenza, che una volta completati correttamente garantiscano un premio. Questi giochi vanno cambiati spesso, altrimenti annoieranno il vostro cacatua.

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csodeku

March 22, 2020 at 11:04 PM

La guida su come addomesticare un pappagallo è una delle più importanti di tutta il blog, e qualora sia necessario farlo – cioè nel caso in cui il pappagallo non sia allevato a mano ma dai genitori – è necessario leggerla. L’obiettivo finale è avere un pappagallo domestico.

Infatti mentre fino a qualche anno fa i pappagalli erano visti solo come animali da tenere in gabbia per bellezza, negli ultimi anni si è scoperto che sono ottimi PET. Per avere un pappagallo che si fidi di voi ci sono due opzioni: prenderlo allevato a mano oppure addomesticarlo.

Prima di iniziare le varie fasi vi do un piccolo consiglio. Il processo di addomesticamento del vostro pappagallo sarà più facile se quest’ultimo sarà molto giovane. Ciò non significa che non è possibile addomesticare un pappagallo adulto, ma semplicemente ci vorrà più tempo. Di conseguenza, prima lo prendete meglio è.



Come cominciare:
il vostro pappagallo è arrivato a casa. Primi consigli: come avrete già letto nella guida riguardante l’acquisto, è necessario che la gabbia venga inserita nell’ambiente più frequentato della casa, per esempio il soggiorno. Infatti, inizialmente il pappagallo sarà molto spaventato dal nuovo ambiente e dalle persone che si trovano all’interno della casa.

Cominciate quindi a farvi vedere spesso, in questo capirà che non siete una minaccia. Secondo aspetto da considerare, quando pulite la gabbia o passate nelle vicinanze della gabbia, non fate movimenti bruschi che rischiano di spaventarlo. Un altro consiglio è quello di stare molto tempo in soggiorno, per esempio a guardare la tv, leggere un libro o il giornale, parlargli vicino alla gabbia. Tutte attività che permetteranno al vostro pappagallo di conoscervi meglio.



Scelta cibo preferito:
arrivati a questo punto, è necessario capire qual è il cibo preferito del vostro pappagallo. In genere vanno per la maggiore le spighe di panico, i semi di girasole e per le specie più grandi anche un pezzettino di noce. Qualora decideste per esempio di scegliere le spighe di panico, è importante che esse non vengano fornite quotidianamente nelle ciotole ma solo dalle vostre mani per addomesticare il vostro pappagallo.

Una volta che non avrà più paura di voi quando vi vede, potrete passare alla seconda fase, dare il cibo fuori dalla gabbia. Infatti la paura principale dei pappagalli è la mano, se la mano sta alla giusta distanza e allo stesso tempo fornisce un buon alimento, vedrete che non ci penserà due volte. Tra i 3 alimenti elencati sopra, a mio parere la scelta migliore è la spiga di panico.

Inserite la spiga intera all’interno della gabbia, tenendo con la mano l’estremità senza semi. Aspettate quindi che il vostro pappagallo inizi a mangiarla. Continuate a fare così per alcuni giorni. Dopo una settimana circa, provate a tagliare a metà la spiga. In questo modo le mani saranno più vicine al pappagallo. Dopo un’altra settimana-dieci giorni (questi sono tempi variabili, c’è il pappagallo che dopo 2 giorni può passare allo step successivo e quello che invece ha bisogno di 20 giorni) iniziate a ridurre ancora le distanze. Arrivate fino al punto in cui strappate i vari grappoletti della spiga e aspettate che arrivi a mangiarli. A questo punto la distanza tra il suo becco e le vostre mani sarà di pochi centimetri.



Mano all’interno della gabbia:
siamo giunti a una fase molto importante per rendere il vostro pappagallo domestico e che si fida di voi. Aprite lo sportellino della gabbia e ripetete i passaggi precedenti (spiga intera, spiga a metà, grappoletti). Nel giro di 15-30 giorni dovreste riuscire a dare direttamente il grappolo di panico con la mano all’interno della gabbia.

A questo punto si presenta il passaggio cruciale. Dovrà salire nella vostra mano per raggiungere l’ambita spiga di panico. Il mio consiglio è il seguente. Tenete in mano tutta la spiga e avvicinatevi lentamente. Affinchè riesca a mangiare la spiga è necessario che si appoggi sulla vostra mano, quindi fate in modo che ci sia un piccola distanza tra la mano e il posatoio. A questo punto attendete. Vedrete che prima o poi si deciderà a salire, e da lì in poi sarà tutto in discesa.

Continuate a farlo per diversi giorni.



Uscita dalla gabbia:
una volta che lui si fiderà di voi al 100% all’interno della gabbia, sarà possibile farlo uscire. Prima di farlo uscire, provate alcune volte a farlo salire anche se non avete in mano la spiga. Sarà una conferma maggiore che il pappagallo si fida di voi. Prima di farlo uscire, mi raccomando di fare attenzione alle finestre che devono essere coperte dalle tende e agli specchi (potrebbero sbatterci contro). E’ facile che all’inizio si spaventi e inizi a volare all’impazzata, e schiantandosi contro un vetro potrebbe farsi molto male.

Una volta uscito, lasciatelo tranquillo e consentitegli di esplorare la stanza. Quando sarà fuori da qualche ora iniziate i tentativi per farlo rientrare in gabbia (a meno che non rientri in modo autonomo). Prendete la spiga e cercate di farlo salire nel dito come facevate all’interno della gabbia. Molto lentamente raggiungete la porticina e cercate di farlo entrare dentro.

Qualora non voglia salire sul dito, prendete un bastoncino o un legnetto e fatelo salire lì. Sempre lentamente fatelo rientrare in gabbia. Non demordete, e almeno inizialmente non mettete cibo fuori dalla gabbia in modo che capisca che solo all’interno si mangia e che quindi sia più facile per voi farlo rientrare.



Come coccolarlo:
siamo arrivati al punto che si fida di voi. C’è però uno step successivo, come coccolarlo. In genere ai pappagalli piacciono le coccole soprattutto nella testa e sotto al becco, quindi inizialmente provate in quelle parti del corpo. Coccole sulle ali e nella coda di solito non sono molto gradite, quindi per il momento desistete. Di sicuro se il vostro pappagallo si farà coccolare, significa che si fida pienamente di voi e che il vostro rapporto è ottimo. Non tutti i pappagalli, soprattutto se allevati dai genitori, vogliono le coccole. Non insistete eccessivamente, potrebbero arrivare delle beccate.



Conclusione:
la guida è conclusa, mi preme raccomandarmi di una cosa in particolare. Non ci sono tempi prestabiliti per ottenere la fiducia dei vostri pappagalli, c’è quello che potrebbe completare tutti i passaggi in 1 mese e quello che dopo 4 mesi è ancora dubbioso se salire o meno sul dito.

Di sicura c’è una cosa, e cioè che più tempo dedicate e maggiori sono le possibilità che tutto vada bene e che si fidi di voi. Sottolineo un altro punto. Nel caso in cui ci sia un altro pappagallo in casa e quest’ultimo sia domestico, potreste farvi aiutare indirettamente anche da lui. Infatti vedendo che lui si fida, il nuovo pappagallo si fiderà a sua volta più facilmente.

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csodeku

March 22, 2020 at 11:05 PM

Allevamento a mano pappagalli
Pappagallo allevato a mano

Negli ultimi un numero sempre maggiore di pappagalli è presente nelle abitazioni. Rispetto ai decenni scorsi, nei quali la maggior parte dei pappagalli era composta da animali prelevati in natura, ora la quasi totalità di essi proviene dagli allevamenti. Ultimamente sempre più persone desiderano avere uno o più pappagalli già domestici e quindi la pratica dell’allevamento a mano si è sempre più sviluppata.

Di pari passo anche le aziende del settore ornitologico hanno messo a punto pappe pronte per l’imbecco dei pulli di qualità sempre più elevata nonché tutta una serie di accessori per aiutare le persone nell’allevamento a mano del proprio pappagallo.

Ho deciso di creare questa guida per aiutare i principianti ad allevare correttamente a mano un pappagallo, anche se il mio consiglio è quello di farsi aiutare da un veterinario aviare, cioè specializzato nel campo dei volatili, soprattutto durante le prime imbeccate o comunque da una persona con esperienza sul campo. Dividerò la scheda in vari paragrafi, in modo da facilitarne la lettura.

Prima di iniziare faccio una piccola considerazione personale. Ritengo sia necessario per il benessere psicofisico del pappagallo allevare contemporaneamente almeno 2 soggetti, altrimenti si rischia di far legare troppo il pappagallo alla specie umana e di conseguenza far si che non voglia avere a che fare con i membri della propria specie. Infatti nel caso in cui venga allevato singolarmente, è possibile che con l’arrivo della maturità sessuale (differente per ogni pappagallo, in genere quelli più piccoli la raggiungono in 1-2 anni mentre quelli di maggiori dimensioni anche dopo 4-5 anni), soprattutto inizialmente, sia veramente difficoltoso gestire il vostro PET, troppo legato alla specie umana tanto da tentare con la persona preferita un impossibile accoppiamento e con gli altri membri della famiglia mostri particolari segni di aggressività.



Quale pappagallo scegliere e come capire se siamo pronti
Innanzitutto prima di far entrare nella vostra famiglia un pappagallo da allevare a mano è necessario conoscere molto bene le caratteristiche della specie scelta (vedi varie schede preparate). A questo punto vi consiglio di visitare vari negozi specializzati (dove le gabbie sono pulite e gli animali in ottime condizioni di salute) oppure degli allevamenti per capire meglio quale specie vorreste acquistare.

A questo punto, una volta scelta la specie e il luogo dove prenderlo e l’età corretta del pappagallo – appena impiumato -, assicuratevi di avere il tempo necessario per imbeccare e coccolarlo dopo l’imbeccata, ricordando sempre che la vostra disponibilità in termini di tempo dovrà essere quasi totale in quanto sia durante il giorno che la notte in qualsiasi orario il pullo potrebbe richiamare la vostra attenzione per essere imbeccato.



Mi preme mettervi in allerta riguardo all’onestà di alcuni allevatori, infatti alcuni non ci penseranno due volte a darvi un pappagallo in cattive condizioni di salute, o con meno giorni di vita (= più difficoltà nello svezzamento) garantendovi però un prezzo più basso. Vi consiglio anche di chiedere all’allevatore di abituare il pappagallo alla siringa qualche giorno prima che voi lo prendiate.



Materiali da utilizzare per lo svezzamento
Prima che il pappagallo arrivi nella vostra abitazione, tutto dovrà già essere predisposto.

E’ quindi necessario:

– una camera calda con all’interno un termostato per tenere sempre sotto controllo la temperatura, una lampada per riscaldarla ovviamente schermata per non infastidire il pullo, una piccola bacinella d’acqua per aumentare l’umidità in caso di necessità e pure una piccola ventola, che è utile per favorire il ricircolo dell’aria. Come fondo per la camera calda, del truciolo di faggio è la soluzione ideale o in alternativa 1/2 strati di scottex, che garantiscono una pulizia più efficace e una corretta valutazione delle feci.

– delle siringhe senz’ago per imbeccare il vostro pappagallo. I primi giorni non saranno facili, ma in poco tempo il pappagallo capirà e la sporcizia intorno al becco si ridurrà notevolmente grazie alla sua collaborazione. Inoltre sono utili anche per misurare la quantità di pappa che il pappagallo ingerisce.

– la pappa da imbecco di buona qualità.

– un termometro per alimenti che servirà a misurare la temperatura della pappa (ricordo che la temperatura deve attestarsi tra i 37,5-38,5 °C, nè di più né di meno).

– scottex per pulire sia la sporcizia che rimane intorno al becco, sia la pappa che soprattutto le prime volte verrà inevitabilmente sparsa in piccole quantità anche sul tavolo.

– materiali per disinfettare la siringa utilizzata per le imbeccate. Dopo averla utilizzata un po’ di volte andrà comunque cambiata.

– bilancia da cucina, in grado di misurare precisamente anche il grammo in più o in meno.



L’allevamento a mano vero e proprio
A questo punto tutto è pronto per cominciare, prendiamo il pappagallo dal negozio o dall’allevamento e lo portiamo a casa. Scegliete un pappagallo che non sia ai primi giorni di vita, ma che abbia già diversi giorni in modo che i genitori si siano già occupati di lui per qualche settimana (nelle schede dei vari pappagalli troverete i giorni in cui è meglio prelevare dal nido il pappagallo visto che varia da specie a specie) e che sia ricoperto già da una sorta di piumino.

Chiedete quindi se possibile al negoziante o all’allevatore di iniziare a fornire qualche giorno prima delle imbeccate con la siringa in modo che una volta giunti a casa il pappagallo sia già predisposto ad essere imbeccato. Inoltre se è la prima volta, come già detto in precedenza (ma è bene ribadirlo) chiedete di provare materialmente ad imbeccare in modo tale da non essere colti alla sprovvista quando capiterà effettivamente di farlo. Vi consiglio anche di affidarvi ad un veterinario aviare di fiducia o essere già pronti a chiamarne uno in caso di complicazioni con il pullo (la lista la trovate qui).

Detto ciò, una volta giunto a casa è necessario metterlo nella camera calda già predisposta con temperatura che può essere intorno ai 35 °C per i pulli non ancora completamente ricoperti di piumino, 28-31 °C per i pulli completamente ricoperti di piumino per poi ridurre ancora la temperatura intorno ai 24-28 °C quando sarà perlopiù ricoperto da piume.

Siamo giunti all’imbeccata. Riscaldate l’acqua e versatela sulla pappa che avrete già predisposto su una ciotolina. E’ necessario mescolare la pappa all’interno della ciotolina per eliminare eventuali grumi e attendere che la temperatura del composto sia intorno ai 37,5-38,5 °C come detto in precedenza. A questo punto aspirate la pappa con la siringa, eliminate eventuali bolle e con pazienza e tranquillità imbeccate il pappagallo.

Esso non dovrà venir imbeccato all’interno della camera calda che altrimenti verrebbe sporcata di cibo, ma in una ciotola adatta alle sue dimensioni o comunque sopra lo scottex appoggiato sopra un tavolo. Prima di fare questa operazione è necessario pesare il pappagallo, cosicchè sia possibile fornire il 10% del suo peso corporeo. Qualora non sia ancora sazio potrete aumentare la quantità di pappa fornita fino ad un massimo del 15% del peso corporeo.

Una volta finita l’operazione, il gozzo del pappagallo sarà pieno. Nel caso i lati del becco siano sporchi di pappa , pulire delicatamente con acqua e cotton fioc o scottex fino alla completa rimozione della stessa. A questo punto bisognerà interagire con il vostro pappagallo per migliorare il feeling a meno che non abbia voglia di dormire (più piccoli sono è più tempo lo passano dormendo, un po’ come i neonati).

Sarà quindi necessario creare una sorta di tabella in modo da distribuire i pasti equamente nell’arco della giornata in relazione al suo periodo di vita (meno giorni ha è più frequenti saranno le imbeccate). Troverete la tabella nella scheda di ogni specie di pappagallo. Queste tabelle non andranno seguite alla lettera, ma daranno un’idea di quello che sarà il percorso che porterà allo svezzamento il vostro pappagallo. Il pappagallo andrà pesato ogni mattina prima della prima imbeccata per sapere se c’è un aumento del suo peso (sintomo di buona salute).



Lo svezzamento
Siamo arrivati al punto più critico dell’allevamento a mano, lo svezzamento. Quando le imbeccate giornaliere saranno diventate 3, è opportuno introdurre del cibo all’interno della camera calda. Per esempio si possono utilizzare le spighe di panico, semi morbidi e facilmente digeribili che invoglieranno il pappagallo in fase di svezzamento a becchettarli. Oltre ad essi, pure frutta e verdura a pezzettini sono ottimi alimenti per la dieta del vostro pappagallo, che se abituato sin da giovanissimo non avrà problemi ad accettare in futuro. Una volta che avrà iniziato a nutrirsi anche da solo e con l’inizio dei primi voli, sarà possibile inserirlo in una gabbia di dimensioni adatte.

Quando vi accorgerete che nel gozzo del pappagallo, tastandolo, oltre alla pappa saranno presenti anche dei semi o i pezzettini di frutta, significa che il pappagallo ha capito che quel cibo è quello con il quale dovrà nutrirsi in futuro. Senza nessuna forzatura sarà quindi possibile passare a 2 imbeccate giornaliere. Con il cambio di alimentazione, sarà possibile intravedere una leggera diminuzione del peso, cosa normalissima. Per non preoccuparsi basterà guardare altri fattori per capire se un pappagallo non sta bene come per esempio l’inappetenza, la sonnolenza, feci liquide e di colore verdastro e respiro affannoso. In poco tempo il pappagallo sarà quasi completamente autonomo, ma comunque un’imbeccata serale male non farà; aspettate che sia lui a non volerla più piuttosto che toglierla voi arbitrariamente. In quest’ultimo caso il vostro rapporto potrebbe leggermente incrinarsi, cosa che non succederà se aspetterete che sia lui a non volerla più.

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csodeku

March 22, 2020 at 11:06 PM

Alimentazione pappagalli
Scheda alimentazione pappagalli
Il benessere dei nostri pappagalli è dato essenzialmente da due fattori: il rapporto che stabiliamo con loro e l’alimentazione fornita quotidianamente. In questa scheda mi occuperò di questo secondo aspetto.

Nel mercato degli alimenti per pappagalli esistono decine di marche e prodotti, alcuni utili e altri meno, se non addirittura dannosi.

Alimentare un pappagallo non è per niente una cosa semplice, considerando che tra gli alimenti che noi mettiamo a loro disposizione, generalmente preferiscono seguire i loro gusti – che in genere corrispondono ad alimenti ricchi di grassi – e quindi c’è il rischio che mangino sempre lo stesso tipo di alimento a discapito degli altri che vengono lasciati lì in attesa di essere rimossi.

Con questa breve premessa, sono intenzionato ad elencare tutta una serie di alimenti essenziali nella dieta di un pappagallo:

Lista alimenti
-Estrusi: sono alimenti entrati nel mercato del cibo per pappagalli negli ultimi anni, grazie agli studi specialistici nel settore dell’alimentazione riguardante i pappagalli. Personalmente io li ritengo fondamentali nella dieta dei nostri PET, in quanto possiedono tutte le proprietà nutritive per dare la possibilità al pappagallo di vivere al meglio. Tra i vari vantaggi spicca la possibilità di lasciarli a disposizione per più giorni restando comunque commestibili. Di contro, bisogna considerare che i pappagalli sono animali molto intelligenti e che devono essere stimolati in continuazione. Mangiare degli estrusi simili alle crocchette per cani e gatti non li stimola in nessun modo dal punto di vista intellettivo e alla lunga potrebbero annoiarsi a mangiarli.

-Semi: i meno esperti pensano che basti mettere una ciotola con dei semi secchi (peggio ancora se unicamente di girasole) per garantire al pappagallo una buona alimentazione. Niente di più sbagliato invece, visto che i semi devono sì far parte della dieta del pappagallo, ma integrandoli con altri tipi di alimenti e soprattutto scegliendo miscele di qualità e povere di semi oleosi. I semi più utilizzati nelle miscele sono: miglio, canapa, scagliola, avena, girasole, grano saraceno, cartamo.

-Frutta e verdura: alimenti necessari per il benessere del nostro pappagallo, devono essere sempre presenti così come devono essere tolti dalla gabbia nel caso non siano stati consumati in giornata, infatti frutta e verdura deperiscono facilmente. E’ possibile che alcuni pappagalli, specie se da piccoli non sono stati abituati a mangiarla, rifiutino sia la frutta che la verdura. Con costanza, pazienza e qualche trucchetto (vedi sotto) sarà comunque possibile farle accettare.

Ogni pappagallo ha le sue preferenze, quindi inizialmente è consigliabile provare un gran numero di frutta e verdura in modo da capire quali preferisce. Il mio consiglio è quello di predisporre una ciotolina per la frutta e verdura di diversi tipi e tagliata in vari modi. Un altro metodo è quello di mescolarla al mix di semi in modo tale da “obbligare” il vostro pappagallo ad assaggiarla quando andrà a mangiare i semi (p.s. ci sono sempre i pappagalli più furbi, spostano frutta e verdura e mangiano solo i semi). Altro metodo è quello di mangiarla davanti a loro, e subito dopo offrirne un pezzettino.



I frutti consigliati sono :

mela, pera, albicocca, banana, uva, kiwi, ciliegia, fragola, ananas, anguria, melone

Le verdure consigliate sono:

zucchina, cetriolo, carota, radicchio, cicoria, piselli, insalata, peperoni.



-Legumi: sono alimenti ricchi di proteine, carboidrati e vitamine. Un ottimo utilizzo dei legumi è quello di farli germogliare. I legumi germogliati danno numerosi benefici per i pappagalli, migliorando anche la loro salute e dando la possibilità di variare la loro dieta. I legumi più utilizzati sono: frumento, lenticchie, piselli, mais, ceci, fagioli e girasole.

Come far germogliare i semi: metterli in ammollo in acqua per 18-24 ore, successivamente, risciacquarli per bene diverse volte e scolarli. A questo punto andranno posizionati in un barattolo in attesa che germoglino. Durante questo periodo (2-3-4 giorni) è necessario risciacquarli e scolarli per bene 2-3 volte al giorno per evitare la formazione di batteri e muffe.

-Frutta secca: costituita da noci, arachidi e mandorle, è gradita soprattutto dai pappagalli di media-grossa taglia. Apporta numerosi benefici ma è necessario fornirla con moderazione visto l’alta percentuale di grassi.

-Pastoncino all’uovo: da fornire soprattutto durante il periodo riproduttivo e durante l’imbecco dei nidiacei.

-Osso di seppia: ha un duplice utilizzo. Serve sia per introdurre il calcio all’interno dell’organismo che per non rendere troppo appuntita la punta del becco del vostro pappagallo.



Gli alimenti da non dare assolutamente sono:
cioccolato, avocado, miele, dolci, caffè, cachi, asparagi, parte verdi delle patate, sale, latte.

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antonio_damico

March 22, 2020 at 11:34 PM

ma che cosa vedo?

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ScGamer02

March 22, 2020 at 11:47 PM

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CR15714N

March 23, 2020 at 04:51 AM

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Metodi per fare PA velocemente? - Discussione generale Forum on Gamehag