Bene o male tutti conoscono The Elder Scrolls: Skyrim o il suo più recente parente TES Online, ma quanti giocatori conoscono o ricordano uno dei loro predecessori: Oblivion? Oggi ne parleremo in questo articolo sia per chi non conosce questo titolo e sia per i nostalgici a cui è davvero piaciuto.
The Elder Scrolls IV: Oblivion è un videogioco di casa Bethesda rilasciato nel lontano 2006 per Windows e Xbox 360, mentre nel 2007 per la Playstation 3. Dai primi istanti di gioco si può sentire subito l'atmosfera di un "Elder Scrolls" che si rispetti: il menù con la sua coinvolgente colonna sonora, la creazione del personaggio, il tradizionale inizio nelle prigioni, una trama intrigante che non ci lascia attendere e che ci condurrà fino alla libertà.
- La libertà:
Questa parola rende bene per descrivere la mole di scelte e di possibilità che potremo compiere.
Il giocatore potrà scegliere sesso, razza (fra cui orchi, elfi, umani, khajiit e argoniani), aspetto fisico, classe e abilità, armi o incantesimi da utilizzare, dove andare e cosa fare, chi voler diventare e così via.
Offrendo una cosi vasta gamma di possibilità verremo aiutati ad immergerci in una nuova avventura vivendola al meglio, come se fossimo proprio noi all'interno di questo nuovo mondo; un fattore molto importante che aggiunge punti all'immersione è la struttura della trama principale e delle missioni secondarie, impostate per coinvolgerci in modo diretto nelle vicende che vivremo.
- La lore:
Oblivion è stato premiato, valutato e a volte anche criticato, però c'è qualcosa che spesso sfugge ai valori considerati: le storie che caratterizzano i luoghi, i personaggi, le creature e persino alcuni oggetti!
Un progetto ambizioso come questo non sarebbe lo stesso senza tutti i particolari che troveremo nel nostro cammino, come ad esempio le interazioni con le persone: ogni personaggio avrà la sua storia, il suo carattere, persino le missioni che riceveremo molto spesso non saranno scontate come si potrebbe pensare. Un altro campo molto ben dettagliato è la presenza di divinità benevole e malevole con i loro background, la presenza di oggetti incantati o leggendari che non saranno tanto facili da ottenere e luoghi che raccontano cosa è successo fra quelle mura.
- Considerazioni generali:
Essendo dotato di un buon sistema di combattimento classico di un GDR, Oblivion è molto intuitivo e semplice da questo punto di vista; le cose diventano complesse quando entrano in gioco gli attributi dei personaggi (ad esempio la forza permette di infliggere più danni nel combattimento corpo a corpo, la velocità permette di muoversi più rapidamente, ecc..), le abilità che permettono di usare meglio il nostro equipaggiamento ed infine la difficoltà impostata nelle opzioni, che se viene portata al massimo diventa veramente pesante (provate per credere!).
I videogiochi Bethesda come Fallout e The Elder Scrolls sono stati programmati in maniera tale da essere aperti a mod (estensioni del gioco esterne che hanno lo scopo di aggiungere qualcosa di nuovo al gioco) che tengono i titoli sempre freschi, donando un grandissimo grado di rigiocabilità; non vi trovate bene con la grafica che reputate sia invecchiata male? Beh grazie alle mod avrete la possibilità di cambiarla!
Traendo le conclusioni, posso consigliare questo titolo a tutti i generi di giocatori: sia ai più giovani e a quelli che non lo conoscono, sia anche ai veterani del genere o ai fan della saga che potrebbero averlo già provato. In qualsiasi modo si voglia giocare sarà molto longevo e per niente scontato, facendovi vivere un capitolo di questa saga che ritroverete nei libri di Skyrim e dei successori di quest'ultimo.
Spero che questo articolo sia stato di vostro gradimento, alla prossima!
grazie bellisimo artcolo. di TES se ne parla sempre poco nonostante sia ancora oggi una saga molto apprezzata e amata.