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    mrskawaiipotato, 21 ottobre 2017 15:30

    League of Legends

    Le emozioni che insegnano e ti fanno migliorare in game.

    Nell'ultimo mese si stanno tenendo i mondiali di League of Legends, LoL, e sono in molti a riunirsi sul canale di streaming, italiano o straniero, per commentare, sostenere e guardare la propria squadra preferita o stare in compagnia.  L'emozione è sempre alta, specilamente quando giocano squadre della propria nazionalità, ma i mondiali danno solo questo? Regalano solo forti emozioni? 
    Ogni volta che viene creata una nuova build in un champion giocato da qualche squadra, ci sarà sempre un player che tenterà di emulare ciò che è stato fatto in quella partita. E' normale e logico, se si considera che molti giocatori tentano di salire e primeggiare sugli altri in questo modo. In un certo senso, quindi, osservare con attenzione una partita in eventi simili, riesce a insegnare a molti giocatori come mettere un lumetto o come far attivare un oggetto insieme ad altri. O anche il posizionamento dei campioni, in quanto fattore molto importante per non venir ucciso malamente dagli avversari. 
    Possiamo quindi affermare che i mondiali, o partite di eventi importanti, influenzano il modo di giocare della community di LoL? Certamente! 
    In una partita conseguita da una squadra europea (attenzione allo spoiler per chi non avesse ancora visto i mondiali) un giocatore ha avuto la brillante idea di giocare un champion che non veniva selezionato da almeno 2-3 anni. Parliamo di Leona, un champ che ricopre il doppio ruolo di support/top laner, ma anche di tank. Nei social è scoppiato l'hype per questo campione e su come sarebbe stato giocato da parte sua in questo mondiale. Sono partite scommesse, deduzioni, imprecazioni e ansia da parte di tutti, specialmente da chi gioca questo champion, ma perchè? Leona non è in meta, attualmente, e ciò significa che ci sono ben altri campioni più performanti che possono essere presi durante la selezione del personaggio; molti hanno cominciato ad immaginare la rimonta di questa donna in armatura nelle ranked, con rune e maestrie, compresi gli oggetti e le skill, viste durante il mondiale. E visto che la squadra è riuscita a vincere la partita, questa paura è aumentata un po' su tutti, anche da chi gioca la giovane ragazza: alla fine potrebbe essere bannata dalla selezione per via del suo win rate o dal fatto che tutti vorranno provarla facendo combo impressionanti con la squadra. In questo modo non si ha la possibilità di provarla o giocarla e questo vale per tutti gli altri campioni e oggetti usati. 
    Infatti, ultimamente, durante le partite si è notato un incremento di "Incensiere Ardente" (oggetto importantissimo per i support) e altre skill usate diversamente, come ignite o heal al posto di sfinimento per il support o barriera e sfinimento al posto della cura per gli adc. I player sperimentano e, in questo modo, capiscono i vari errori e dove possono portare vantaggio a sè stessi e alla propria squadra, sempre grazie a ciò che hanno visto in precedenza. Un po’ come quando utilizzano proprio la squadra intera vista durante il mondiale, andando così a conoscere meglio chi stanno giocando e capendo la strategia usata di volta in volta dalla squadra da cui hanno preso ispirazione.
    Ma sono solo queste cose che aiutano a migliorare? No, perchè i caster fanno del loro meglio per dare consigli utili in maniera estremamente velata. 
    Infatti, commentando la partita, riescono a spiegare nei minimi dettagli come usare un determinato oggetto più e più volte, imprimendo l'informazione nella mente dello spettatore che, di conseguenza, ricorderà per il resto delle sue giocate. 

    I mondiali di League of Legends non sono solo spettacolo, ma è anche un evento dove il giocatore può fare la differenza donando per beneficenza. Quest’anno, la Riot, ha deciso che una percentuale del montepremi del mondiale andrà ad tre enti benefiche: il 50% andrà su quella votata maggiormente dai player di tutto il mondo e i restanti 15% andranno sulle altre due. Una scelta di mercato ottima, che fa fare del bene anche a chi ha il cuore più duro.
    Per quest’ultimi c’è stata la skin Championship Ashe, dove il ricavato andrà nel montepremi e quindi in beneficenza. Volente o nolente, ognuno fa la sua parte risultando come una community unita e, bene o male, i mondiali riescono non sono a far sembrare ciò, ma riuscendoci.
    Quest’anno ci sono stati i pick’em: i giocatori sceglievano come sarebbero andati i gironi e le eliminatorie e, se azzeccavano, avrebbero avuto punti in grado di poter prendere un’icona speciale. Se avessero preso tutta la schedina, ci sarebbe stata l’occasione di poter avere una Skin Super Leggendaria come DJ Sona e altri.
    Molti giocatori, quindi, si sono riuniti nei gruppi sui social per pensare a chi potrebbe vincere, a parlare di come potranno andare le partite e, bene o male, spiegano a chi non sa chi siano le squadre giocanti chi sono e cosa hanno fatto in passato.
    La community di LoL viene considerata molto cancerogena e questo è stato un buon risultato, in quanto non ci sono state liti né atteggiamenti scorretti gli uni verso gli altri.

    E voi? Avete visto le partite svoltesi fin’ora? Cosa ne pensate? Fatelo sapere nei commenti, specialmente riguardo questo articolo: concordate oppure no?
    Ci becchiamo al prossimo articolo!

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    Commenti

    Davvero un ottimo articolo spiegato anche da chi come me, non ci gioca, complimenti ;D

    2 giugno 2020 01:00
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    Bellissimo gioco, ma io dopo un pò di tempo mi sono scocciato, perché si è competitivo ma sempre la stessa mappa, quindi mi annoiavo, preferisco Smite.

    18 dicembre 2017 20:17
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