Salve a tutti e benvenuti. Oggi andrò a parlarvi di un gioco uscito di recente: Desert Skies, o anche detto Desert Air Survival. Il gioco è molto interessante e semplice, ma ve ne parlerò meglio nell'articolo. Buona lettura, spero che l'articolo vi possa piacere.
Introduzione
Avete presente Raft? Quel gioco di sopravvivenza dove siamo naufraghi su una zattera e trasportati dalle onde dell'oceano che ormai ha inondato tutta la superficie terrestre. Ecco. Prendiamo l'ambientazione di sopravvivenza di Raft ma ambientiamola in un deserto, più nello specifico nel deserto del vecchio Far West. La trama è molto semplice. Siamo gli ultimi sopravvissuti sulla faccia della terra. Intorno a noi abbiamo solo la sabbia arrida del deserto, oltre alla sua landa desolata e povera di vita. Ma non siamo soli. A quanto pare, il mostro che ha causato l'estinzione umana ci sta alle calcagna. Dobbiamo sopravvivere vagando per il deserto con la nostra zattera volante(che altro non è se non una mongolfiera mal riuscita e costruita sul momento). Vagando per le lande desolate del deserto del Far West, tentiamo di verificare se siamo veramente gli ultimi superstiti. Scappando dal terribile mostro, ci troveremo a raccattare materiali da ogni città abbandonata che troveremo sul nostro cammino, espandendo la nostra piccola mongolfiera, armandoci e sopravvivendo un giorno in più. La trama è molto semplice, ma andiamo a parlare delle meccaniche del gioco.
Gameplay
Come ho già detto, Desert Skies, o Desert Air Survival, a voi la scelta, è un gioco di sopravvivenza dove, vagando con la nostra piccola mongolfiera per le lande desolate del deserto, raccattiamo materiali per allargare la nostra mongolfiera, creandoci anche utensili, armi e raccogliendo anche provviste necessarie per sopravvivere. Durante i nostri viaggi sulla nostra mongolfiera, ci imbatteremo in villaggi abbandonati da cui potremmo raccogliere tutte le materie prime necessarie per sopravvivere. Tuttavia, se casomai aveste bisogno di legno per le vostre costruzioni, potrete comunque avvalervi dei moltissimi alberi secchi che trovate in giro. Le meccaniche di gioco sono molto simili a Raft, il gioco di sopravvivenza ambientato nell'oceano. Tuttavia, in Desert Skies non avremmo alle spalle il classico squalo pronto ad attaccarci l'imbarcazione, ma bensì un mostro chiamato "seeker". Questo mostro attacca principalmente noi giocatori, ma non fa danno alla nostra mongolfiera. Il mostro appare solamente quando scendete dalla vostra mongolfiera, tuttavia, ho notato che appare solamente quando scendete vicino a delle città abbandonate, e non mentre siete nelle lande desolate del deserto. Attualmente il gioco è ancora in fase di sviluppo e, di conseguenza, non possiamo ancora tentare di uccidere il mostro, in quanto reso immortale, oltre ad avere un potere d'attacco che tende a metterci fuori gioco in un solo colpo. Per poter sfuggire alle sue grinfie ci sono solo 3 metodi: scappando fino alla propria mongolfiera e salendo di quota(infatti il mostro non sa volare, per fortuna), nasconderci e aspettare che se ne vada oppure nasconderci e usare un diversivo, tipo lanciare delle pietre, per distrarlo, creandoci così la nostra occasione per effettuare una via di fuga.
Piccole ma interessanti considerazioni(personali)
Il gioco è bello e divertente, questo grazie alla sua semplicità, sia a livello delle meccaniche del gioco, sia a livello di trama e grafica. Infatti la grafica è molto semplice, nulla di complicato. Tuttavia, grazie alla sua semplicità, il gioco è godibile. Unico aspetto negativo è la cura del mostro. Durante le mie esplorazioni delle città abbandonate, era solito nascondermi dentro le case, aspettando che il mostro se ne andasse. Tuttavia, mentre rimaneva ancora nei paraggi, il mostro riusciva a trapassare i muri, senza però superarli. Tuttavia, a causa di questo aspetto poco curato, il mostro riusciva a farmi danno quando ero vicino ai muri. Una caratteristica importante e interessante del mostro è che non riesce a salire le scale, di conseguenza, questo aspetto ci crea un'ulteriore via di fuga e possibilità di sopravvivenza. L'articolo si conclude qua, spero che vi sia piaciuto e spero di non avervi annoiati troppo.