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Per risalire alle origini di Roblox dobbiamo tornare indietro nel tempo di ben tredici anni, fino al 2004: fu allora infatti che lo sviluppatore Roblox Corporation rivelò l'acerbissima versione beta di questa piattaforma di gioco e, con essa, l'intrigante versione di un sistema di sviluppo di videogame che preme con forza l'acceleratore sugli aspetti più "social". L'idea è semplice: creare un editor di videogame e mondi virtuali di facile utilizzo e permettere a utenti che utilizzano un'ampia gamma di differenti piattaforme di gioco di provare gratuitamente le creazioni realizzate in Roblox. Una visione non dissimile da quanto tentato da Microsoft col defunto Project Spark, in pratica, con la differenza che Roblox è a tutti gli effetti vivo e vegeto, con oltre 500.000 progetti caricati nel suo vasto database. In effetti quella di Roblox non è una base di utenza quanto semmai una vera e propria community che sembra ben radicata e in crescita, grazie anche all'ottima diffusione del client, ormai disponibile su PC (Windows e MacOS), iOS, Android, PlayStation 4 e Xbox One, senza contare un recente adattamento per i più diffusi visori per la realtà virtuale. PUBBLICITÀ Basta creare un account sul sito ufficiale (o tramite l'interfaccia delle versioni per console e tablet) per avere immediatamente accesso gratuito alla piena selezione di giochi creati in Roblox da autori provenienti da ogni parte del mondo. Sia chiaro: il tutto si basa su un motore grafico non propriamente all'avanguardia (sebbene piuttosto versatile) e bisogna armarsi di pazienza per scovare le esperienze davvero meritevoli di attenzione (alcune delle quali sinceramente intriganti), ma anche solo trascorrere tempo a sfogliare il vasto catalogo di proposte è un passatempo molto interessante. A dire il vero l'esperienza di gioco varia tantissimo a seconda della piattaforma utilizzata: su PC c'è il pienone di opzioni ed è possibile ottimizzare l'esperienza a seconda delle proprie necessità. Su console tutto funziona abbastanza bene - scrivo dopo sessioni di prova col client per Xbox One - sebbene manchino alcune opzioni come l'importante possibilità di invertire i comandi per la visuale, mentre le versioni per Tablet possono essere davvero inadeguate in assenza di un valido sistema di controllo. Data l'enorme libertà d'azione di chi crea giochi su Roblox, è possibilissimo incappare in titoli pensati espressamente per un controllo più adatto a mouse e tastiera e dunque meno divertenti su console o comunque tramite joypad, ad esempio. La dura realtà dei fatti è comunque che anche le creazioni più curate e valide non possono essere paragonate a videogame commerciali, trasformando così l'esperienza con Roblox in qualcosa che di ludico, a livello qualitativo, ha poco. Perché allora trascorrere del tempo provando creazioni in questa piattaforma di gioco? I motivi sono vari: molti utenti ad esempio cercano di creare trasposizioni di videogame famosi in Roblox, declinando titoli come Temple Run, Super Mario Kart o Counter Strike agli sgraziati personaggi blocchettosi disponibili nell'editor (in effetti molti simili ai tipici personaggi LEGO). Una pratica che, nella viva community robloxiana, sembra aver scatenato una vera e propria gara alla parodia, dando vita a progetti di "conversione" di giochi famosi su questa piattaforma. L'elemento social, dunque la community, la chat con gli utenti e l'integrazione multiplayer, sono elementi fondamentali dell'esperienza con Roblox, che hanno avvicinato questa piattaforma di gioco a un vero e proprio social network a base di videogame - al momento con circa 30 milioni di utenti. Gli sviluppatori creano di tutto in Roblox, dagli sparatutto alle conversioni dei capitoli di Zelda. E se uno volesse darsi alla creazione di contenuti in Roblox? Facile; basta munirsi di un PC, accedere al già citato sito ufficiale e utilizzare Roblox Studio, l'editor ufficiale che unisce un'interfaccia punta-e-clicca piuttosto semplice da usare alla profondità offerta dal linguaggio di scripting Lea, con quale è possibile modificare praticamente ogni aspetto delle nostre creazioni, per piegarlo alle esigenze del gioco. Riuscire a realizzare qualcosa di valido e soprattutto complesso richiede comunque uno studio approfondito del linguaggio di programmazione e possibilmente qualche dote di modellazione tridimensionale che permetta di prendere le distanze dai modelli predefiniti offerti dall'editor, uno sforzo che in certi casi può raggiungere livelli tali da porsi domande tipo: "ma perché invece non mi studio Unity?". Da notare che Roblox propone un sistema di monetizzazione dedicato alle creazioni: gli utenti possono infatti votare i vari giochi tramite donazioni in Robux, la valuta interna, acquistabile tramite denaro reale e utilizzabile per comprare avatar ed elementi grafici personalizzati. I Robux possono anche essere riconvertiti in denaro, permettendo così ai creatori più talentuosi di raggranellare qualche soldino. È anche possibile potenziare il proprio account gratuito pagando per renderlo "Premium" e avere accesso a funzioni di sviluppo avanzate. Roblox Studio è l'editor ufficiale per creare giochi e moduli in Roblox. Roblox rappresenta dunque un mondo a sé stante, pulsante e vivo, dove tantissimi creatori pubblicano continuamente nuovi contenuti. La mia esperienza con questo particolarissimo software, avvenuta su PC e Xbox One, è stata al tempo stesso molto affascinante e deludente. La qualità media di quello che si può giocare è infatti davvero bassa e l'implementazione del client su console non è delle migliori. Tuttavia l'elegante integrazione tra community e client, i trend che si creano fra i creatori e l'aria tutta particolare che si respira rendono questa singolare piattaforma social-giocosa veramente affascinante, meritevole per lo meno di un'occhiata. Hai visto mai, poi, che smanettare con l'editor accenda in qualcuno di voi la scintilla dello sviluppatore di videogame?